
DIARIO '06 - '10
antologia fotografica di Flavio Romualdo Garofano
vernissage 25 marzo ore 18:30
fino al 15 aprile
tutti i giorni dalle 16 alle 24
chiuso il lunedì
Circolo ARCI Sesto Senso
via Galliera 63/d (bo)
ingresso riservato ai soci
…il passato è ormai sicuro quanto il presente, ciò che vediamo sulla carta è sicuro come ciò che tocchiamo.
Roland Barthes
Flavio Romualdo Garofano utilizza la fotografia come mezzo espressivo per catturare tracce di eventi che sono stati reali: l’intera produzione si dipana intorno al filo rosso della quotidianità, che cessa di essere intesa come una massa indistinta di episodi trascurabili e si trasforma in un ben definito oggetto d’indagine.
La serie eterogenea di scatti esposti costituisce il corrispettivo visivo di un diario.
Questa metafora, rafforzata dalla scelta del bianco e nero, che riecheggia il contrasto cromatico tra l’inchiostro e la pagina, racchiude un duplice significato: se le singole immagini rappresentano le tappe dell’esperienza dell’artista, il loro insieme custodisce un’innumerevole quantità di ricordi, che non seguono la linearità cronologica delle fotografie da cui sono stati sollecitati e non presentano necessariamente delle analogie a livello di contenuto con esse.
Da più di cinque anni Garofano documenta stralci della realtà, registrando vedute del territorio urbano, ritraendo le espressioni di coloro che attraversano le sue giornate - amici, estranei incrociati per strada, attori che vestono i panni di personaggi fantastici- o, semplicemente, puntando l’obiettivo sugli oggetti che caratterizzano l’ambiente in cui opera.
Le sue istantanee non fanno leva su accostamenti stridenti e stupore indotto, ma sono disseminate di dettagli sottili che, nel momento della fruizione, pungono l’attenzione dell’osservatore, come in precedenza era accaduto per lo sguardo del fotografo; questo meccanismo, oltre ad innescare associazioni mentali assolutamente soggettive, riconduce al concetto di tempo - altro elemento centrale nella ricerca dell’artista - e all’ossimoro presente in ogni fotografia che, in maniera più concreta di qualsiasi linguaggio scritto, restituisce nel presente un istante appartenente al passato.
Marta Cannoni
Nessun commento:
Posta un commento