TEATRO TRASFORMATORE ED ENNEAGRAMMA Venerdì 4 marzo ore 21.00


TEATRO TRASFORMATORE ED ENNEAGRAMMA

Il Teatro Trasformatore si realizza con l'esplorazione delle aree più nascoste della personalità, attraverso un modello di interpretazione fondato su teorie apprese da tecniche psicoterapiche della Gestalt, della Terapia Sistemica (Costellazioni Familiari) e la Psicologia degli Enneatipi (Enneagramma), preparato dallo stesso conduttore del seminario. Il lavoro si svolge attraverso la rapprese...ntazione teatrale, individuale e in gruppo, del “ruolo” a cui siamo stati abituati a recitare, copione adottato per difenderci dall’ambiente vissuto da bambini o nella prima adolescenza e che ha limitato la individualità a favore di un’altra “persona” che ha appreso a sua volta, a recitare “qualcuno” diverso dal vero sé. L’individuazione di tale “rappresentazione”, offre la possibilità di scoprire una parte nascosta di noi stessi scalpitante di esprimersi liberamente, che aspetta di donarsi possibilità nuove per vivere la propria esistenza in maniera autentica, leggera e di esprimere le personali vitalità e creatività.

CONDUCE: Alfonso Amatore Counselor ad indirizzo psicologico
- Da oltre dieci anni segue gli insegnamenti sulll’ENNEAGRAMMA col Maestro prof.Claudio Naranjo, che ne conserva la diffusione in tutto il mondo
-Conduce sessioni di Costellazioni Familiari
- Ha seguito formazione specifica in PNL, ipnosi, interazione col profondo, legge di attrazione.
- Grazie all’esperienza maturata nelle varie tecniche di Meditazione, ha sviluppato la capacità a spiegare in modo pratico e semplice la capacità di stare “nel presente” e a sviluppare la possibilità a provare “Pace per la vita” (Idee Sacre).

Info e prenot. 3336680123 - alfio91@hotmail.com

Incontro/studio: La Tammorra - tecnica e stili esecutivi


Un incontro di 2 ore dedicato all'apprendimento delle tecniche per suonare il tamburo a cornice campano, con e senza sonagli.

Giovedì 3 marzo 2011, ore 18.00- 20.00
Costo: 15 euro
max 15 partecipanti

Per informazioni telefonare a Niccolò, tel. 3383012252

Tenuto da Luca Rossi: Performer e percussionista specializzato nelle tecniche e gli stili dei tamburi a cornice appartenenti all'area del Mediterraneo. Segue l'insegnamento dei maestri: Franco Faraldo(Italia), Glen Velez (Stati Uniti), Benham Samani(Iran), Marzouk Mejri(Tunisia). Approfondisce gli studi accademici in etnomusicologia presso il Dipartimento di Arte Musica e Spettacolo di Bologna. Ha effettuato collaborazioni, partecipazioni e registrazioni con molti esponenti della scena musicale popolare italiana e della musica etnica internazionale: Nccp, Marcello Colasurdo,Giovanni Mauriello, Enzo Avitabile, Orchestra Popolare Campana e Eugenio Bennato, Teriaca Ensamble, Benham Samani(Iran), Kelvin Sholar(Stati Uniti), Tambours du Mediterraneè (Francia- Tunisia) e con produzioni e compagnie di teatro danza (Taranta Power Bologna, Centro Nazionale Teatro, Accademia dell'arte di Arezzo). Con il gruppo "Cathartica Mediterraneo", vince nel 2006 la prima edizione del festival nazionale per la musica etnica italiana "Terre in moto". Coofondatore dell'Associazione "Danzemeticce Bologna", svolge attività di ricerca inerente ai tamburi a cornice dell'area mediterranea e mediorientale. E' insegnante presso il centro interculturale Zonarelli di Bologna e per l'Accademia dell'Arte di Arezzo. E' endorser per il marchio Musiqua framedrums. Partecipa a diversi festival di musica etnica nazionali e internazionali: Festival Decouvertèes Tunisie (El Jem Tunisia),Festival Internacional de la musica etnica de Chiclana(Spagna), Festival di Patras (Grecia), Festival del Mediterraneo (Italia), Dance More Project (Lithuania), Culture Markets (Armenia), Festival della cultura italiana a Sofia (Bulgaria). Nel 2010 è Co-autore del brano musicale "Sole del Sud" colonna sonora del medio-metraggio "Il Volo" diretto dal regista Wim Wenders. Nel 2010 firma lo spettacolo Mamma Tammorra, spettacolo di musica e danza, rappresentato in diversi teatri e festival italiani. Autore del libro "Il Raccontaio" edito e distibuito da Editrice Zona. Il libro diviene uno spettacolo teatrale e tiene numerose repliche in tutta Italia. Nel 2009 riceve il premio letterario "Sergio Manetti" per la poesia performativa presso l'Accademia dell'arte di Arezzo. Nel 2010 sempre con Editrice Zona pubblica il "Il Ritorno del Raccontaio".

Associazione Culturale Zenit-Azioni per la Ricerca Teatrale

ingresso 4 € + 1 € tessera associativa
posti limitati si consiglia la prenotazione
338/3012252
...bellezzaorsini@gmail.com


5 x 8 = 24 I CONTI NON TORNANO
Con Mariagrazia Bazzicalupo, Maurizio Pezzoli, Cinzia Pietribiasi
Musiche: Emanuele Girotti (chitarra elettrica), Lorenzo De Boni (didgeridoo)
Creazione collettiva Zenit-Azioni

durata: 30 minuti

Lo spazio scenico come scatola-contenitore: un’allusione simbolica alla sala da gioco nella quale gli spettatori sono invitati ad entrare attraverso una piccola e stretta porta (la porticina di Alice?).
Ad ogni spettatore-giocatore verrà consegnata una carta da gioco: il biglietto d’ingresso ma anche una fiche per tentare la fortuna.
All’interno della scatola solamente pareti bianche, cornici nere e prive del quadro pittorico e un uomo dal volto mascherato che gioca il suo solitario, tutto assorto a non commettere errori.. ma i conti non tornano.. il gioco non può essere continuato.
Ad impedirglielo due presenze femminili che dialogano inutilmente con lui: una donna che tenta di tirare le somme della sua triste esistenza e il suo spettro inquietante che condivide con il pubblico l’intima riflessione sul tempo che passa inesorabile, mentre si vorrebbe fermarlo in un istante illusorio di felicità.
Ma tutto ciò non è possibile: i conti non tornano. Il solitario nuovamente rimane incompleto e gli spettatori non possono far altro che tentare di collocare le loro carte al posto giusto..ma forse non sapranno mai se il gioco verrà concluso.
La performance è nata in occasione della Giornata del Contemporaneo 2010 ed ha visto il suo debutto nel piccolo spazio espositivo bolognese “La Pillola”.


Note sulla compagnia
Zenit-Azioni nasce a Bologna nel 2008 su iniziativa di Emanuele Girotti e Cinzia Pietribiasi, e raggiunge la Tappa di Selezione del Premio Scenario 2009 col progetto Supernova. Nel 2009 si unisce Mariagrazia Bazzicalupo e viene fondata l’Associazione Culturale “Zenit-Azioni per la Ricerca Teatrale”. I primi lavori del gruppo sono studi performativi volti alla ricerca di un linguaggio originale: Tempo zero, luglio 2009, (sperimentazione di azioni fisiche) rappresentato in occasione del Festival Santarcangelo Dei Teatri 39 e replicato a Bologna; Tempo infinito, settembre 2009, (sperimentazione sul linguaggio del clown) rappresentato in occasione della Notte della Cultura di Cesena e replicato a Bologna. Questi primi due lavori confluiscono tra il 2009 e il 2010 nello spettacolo teatrale Futuro Interiore, rappresentato a Bologna presso La Pillola 400, lo Spazio Sì del Teatro San Leonardo, lo spazio De Forma By Art.
Nel 2010 viene elaborata la performance/reading Tua madre. Che è Naomi, (liberamente ispirata al “Kaddish” di A. Ginsberg) rappresentata al Teatro Polivalente Occupato e presso la Libreria Modo Info Shop di Bologna, oltre che in vari locali della città; la performance site specific Vier Akte, (sperimentazione fisica con l’uso di maschere deformanti in silicone appositamente create sui lineamenti del volto degli interpreti) rappresentata nel mese di luglio a Bologna presso il “Teatro più piccolo del mondo” dell’Osteria Ravintola e in occasione del Festival Santarcangelo Dei Teatri 40; la performance site specific 5X8=24 I conti non tornano, in collaborazione con La Pillola 400, (una riflessione sul quotidiano e sulla sua assurdità) ideata in occasione della Giornata del Contemporaneo 2010; le performances Open Action parte I e parte II (una riflessione attraverso il corpo e il video sul design) appositamente create per Open Design Italia, manifestazione di design tuttora in corso tra Bologna e Modena (Open Action parte I ha visto il debutto il 22 ottobre 2010 presso Le Torri dell’Acqua di Budrio; Open Action parte II il 20 novembre presso il Foro Boario di Modena in occasione della premiazione dei designers finalisti).
Attualmente il gruppo segue due direzioni di ricerca: la performance site specific e lo spettacolo inteso in senso più tradizionale, con un organico aperto a continui scambi e collaborazioni con musicisti ed artisti visivi, nonché con attori di diversa formazione teatrale.
Per contatti: zenit.azioni@gmail.com


Nella stessa serata, alle 21.00, Il cavaliere di Seingalt (Teatro dell'Otium, 6 € + 1 € tessera associativa).

Prezzo unico per i due spettacoli: 8 € + 1 € tessera associativa

25 e 26 febbraio 2011 ore 21.00

ingresso 6 € + 1 tessera associativa

Il cavaliere di Seingalt

liberamente tratto da "Il ritorno di Casanova" di A.Schnitzler

con Giancarlo Romoli

regia
Charlotte Ossicini
Niccolò Baldari

durata: 50 minuti

"[...] Casanova, da tempo non più spinto a vagare per il mondo dal giovanile piacere dell'avventura, ma dall'inquietudine dell'avanzata vecchiaia, fu preso da una così intensa nostalgia per la sua città natale, Venezia, che cominciò a girarle intorno simile a un uccello che vien giù a morire calando da libere altezze in sempre più strette volute..."


"Il ritorno di Casanova" (1918) di Arthur Schnitzler è un romanzo breve, di profonda introspezione psicologica. Casanova giunto alla vecchiaia si ritrova a vivere la definitiva condanna dello scorrere del tempo, quando la psiche tende a chiudersi in se stessa in una claustrofobica coazione a ripetere. Prende forma un doppio nel quale non ci si vuole riconoscere, ma non potendo accettare serenamente la propria condizione, non può esserci altra risposta se non l’inganno, il sotterfugio, il macchiettistico negare ciò che si è diventati. Una tragedia dell’oggi, quanto mai attuale, in una società governata da individui incapaci di mettersi da parte.





Causa posti limitati, si consiglia la prenotazione
338/3012252
bellezzaorsini@gmail.com

Nella stessa serata, alle 22.00, 5 x 8 = 24 I CONTI NON TORNANO (Zenit-Azioni, 4 € + 1 € tessera associativa)


Prezzo unico per i due spettacoli: 8 € + 1 € tessera associativa

“FormaLiquida” esperienza di Musica Elettronica a cura di Mario Guida


“FormaLiquida”
esperienza di Musica Elettronica
a cura di
Mario Guida

venerdì 18 febbraio 2011 ore 21.00
sabato 19 febbraio 2011 ore 21.00

biglietto: 5 euro + 1 tessera associativa

posti limitati, si consiglia la prenotazione

3383012252
bellezzaorsini@gmail.com


(www.marioguida.org – marioguida@sun-art.org)

La presenza di stati emozionali fragili, disordinati e apparentemente sconnessi ("Pensiero Liquido") la ricerca di un legame fra di essi attraverso la storia passata ("Movimento Liquido") il tentativo di ridefinire e di stabilizzare gli equilibri attraverso una ricollocazione Spazio-Temporale delle esperienze ("Resintesi Liquida"), la consapevolezza dell'elasticità e della fluidità delle emozioni ("Concetto Liquido"), sono rappresentati da materiali sonori che si intrecciano e si influenzano reciprocamente.
Le immagini, le animazioni, le strutture musicali, inizialmente scoordinate e caotiche, evolvono spazialmente e temporalmente, in modo aleatorio e nei modi propri dell'improvvisazione verso una forma dai contorni fluidi e sfumati ("Liquida").
“Forma Liquida” è la condivisione delle sensazioni e delle percezioni con le quali l’ascoltatore “osserva” tutte le fasi della composizione messe in atto dall’autore.

Mario Guida
Mario Guida è nato ad Aversa (Ce) il 7 Gennaio del 1981, laureato in Ingegneria Elettronica nel 2007. Dopo una lunga militanza come batterista in formazioni locali di rock sperimentale, inizia un percorso di studi orientato al Sound & Media Design mediante l’utilizzo di ambienti di sviluppo come Max/Msp e Processing dedicandosi, inoltre, alla creazione di ambientazioni sonore con l’ausilio di strumentazioni elettroacustiche ed elettroniche.
Attraverso un intenso e appassionato studio delle caratteristiche fisiche dei suoni e una personale ricerca stilistica – compositiva, Mario Guida sviluppa un proprio linguaggio sonoro, in continua evoluzione, basato sull’ improvvisazione e sulla elaborazione/manipolazione casuale di strutture rumorose, melodiche e pulsazioni ritmiche minimali, con il quale definisce un ambiente sonoro introspettivo, la cui funzione è la condivisione delle sensazioni e delle percezioni, tra l’ascoltatore e l’autore stesso della composizione.
Dal 2006 si esibisce con lo pseudonimo di Sun-Art in performance di musica elettronica.
Le prime esperienze significative sono rappresentate dalle performance tenute con il progetto AvantExperience, laboratorio Teatrale e di Arte Visive per il quale crea musiche per per readings e pittura dal vivo.
Attualmente frequenta il corso di Musica Elettronica presso il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna e collabora con il gruppo teatrale bolognese Collettivo Immaginario (http://collettivoimmaginario.blogspot.com/) per la sonorizzazione di pièce teatrali.
Gli ultimi lavori di musica elettronica sono “FormaLiquida” (2009) e “Televisions4Music” (2010).
CASTING 22 e 26 febbraio

Il Teatro dell'Otium ricerca 2 attrici 20/30 anni con esperienza per prossima produzione teatrale. Debutto previsto: metà giugno, Modena.

Il Casting si svolgerà a Bologna in piazza di porta Mascarella 2/2

Martedì 22 febbraio dalle ore 17.00

Sabato 26 febbraio dalle ore 16.00

Info: 3927159946

FRAMING VIEWS






FRAMING VIEWS
GIUSEPPE CATANIA


Mostra Fotografica a cura di Riccarda Amigoni

Inaugurazione sabato 12 febbraio 2011 17.00-21.00

Esposizione 12/02 - 26/02 da martedì a domenica ore 17.00-20.00

Info 338-3012252 347-5150761

“Quei momenti della vita che passano velocemente vanno fermati con uno scatto…

Fotografo i momenti piu' belli della mia vita”

(Giuseppe Catania)

A voi un nuovo autore, un nuovo sguardo.Un fotografo che ama il freddo e che traduce in immagini i rumori che gli arrivano dalla natura.

Se l’uomo è lo stesso in ogni luogo del mondo,come mai lo sguardo,invece,è sempre diverso? E’colpa degli occhi che,nelle cose,si confondono sempre gli uni negli altri.
Ed ecco che il tratto unificante di queste foto è costituito dalla diversità.
Sono i sentimenti delle cose.
E dove,pure se non lo sappiamo,proprio perché non lo sappiamo,si nascondono i segreti che rendono le cose che ci circondano insostituibili?

Più che un Vedere,sarebbe meglio dire”spiare”,come se fossimo degli ospiti inattesi e provassimo un indistinto affetto per tutto.

Se non trasformassi gli ostacoli dell’occhio in risorse,sicuramente non noteremmo tante cose…

Se gli ostacoli non fossero le risorse dei tuoi occhi,non riusciremmo a scorgere certi dettagli.

Il Piccolo Principe ci ha insegnato una volta per tutte come l’essenziale sia invisibile agli occhi.Ma è solo questione di un attimo,questione di un dettaglio.

Sta a noi coglierlo.

Per niente laterale,anzi,spesso rivelatore.

Per capirlo,ecco questa mostra.

Riccarda Amigoni

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FRAMING VIEWS

Giuseppe Catania sfrutta l’obiettivo dell’apparecchio fotografico per incorniciare
delle visioni.
Attratto dai particolari geometrici che compaiono in una serie amplissima
di differenti oggetti inanimati, l’artista trasforma le immagini di dettagli,
all’apparenza privi di significati specifici, in equilibri visivi composti da strutture
che creano ritmi rigorosi o piacevolmente irregolari a seconda del soggetto
ritratto.
L’armonia della ripetizione è una caratteristica che pervade l’intera produzione
del fotografo: il fulcro di ogni immagine è dato dalla reiterazione di un singolo
elemento che, attraverso tagli compositivi inusuali, appare slegato dalla sua
funzione originaria e immortalato in combinazioni del tutto nuove.
Anche l’uso alternato del colore o del bianco e nero è valutato in funzione
di questa ricerca peculiare: le gradazioni di grigio possono contribuire ad
evidenziare il dato luminoso, come negli scorci di edifici, dove i moduli severi
della struttura architettonica subiscono un processo di astrazione che, a livello
visivo, li avvicina ad un gioco di forme pure, o ancora, unitamente alla scelta
di inquadrature estremamente ravvicinate, sembrano quasi appiattire i piani
spaziali degli scatti in cui campeggiano sinuose linee fitomorfe.
Al contrario, la decisione di mantenere l’effetto cromatico mira spesso ad
isolare un fattore preciso, come nell’istantanea in cui la sezione di un cancello
vermiglio si staglia contro un panorama contraddistinto da tinte bluastre,
creando un contrasto cromatico che, ancora una volta, sottolinea come
la configurazione regolare dell’oggetto sia il fulcro intorno al quale ruota
l’interesse dell’artista.
Lo sguardo di Giuseppe Catania sembra infatti essere animato da una passione
per le sagome: una sorta di rivisitazione minimalista in chiave fotografica.

Marta Cannoni

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