@ Bellezza Orsini, 22 e 23 giugno 2011_ PIOVE


Mercoledì 22 e Giovedì 23 giugno 2011

ore 21.00

PIOVE
Liberamente tratto da "La Tempesta" di William Shakespeare

Studio Laboratorio condotto da Paolo Fronticelli







con:

Bruna Lia
Cingolani Alessia
Ciufegni Caterina
Cosentino Giulia
Filippone Chiara
Greco Francesca
Merli Maria Letizia

@ Bellezza Orsini ,16 giugno 2011 _ Il Teatro della Beffa presenta ESCURIALE - liberamente tratto dall’omonima pièce di Michel de Ghelderode


ESCURIALE
liberamente tratto dall’omonima pièce di Michel de Ghelderode

Orchestrazione: Yuri Dini.
Alessio Berre: Violino, Analogie, Kazoo e Voce narrante.
Yuri Dini: Voci, Bouzoukaki, Campanaccio, Diamonica e Danze.

Durata: circa 50 minuti
ingresso 5 euro
info: bellezzaorsini@gmail.com
3927159946

Questo spettacolo, liberamente tratto dall’omonima pièce di Michel de Ghelderode, costituisce l’ultimo sforzo della Compagnia. La trama che lo scrittore belga tesse in questo atto unico è semplice e potente: un re, fra le mura del suo palazzo, è ossessionato dal continuo latrare dei cani (a cui fan eco le campane), irrequieti per la morte che aleggia, tutto pervade e, in un paradossale immobilismo, sembra non volersene andare. La regina, grande figura che nella sua assenza muove l’intero dramma, si sta spegnendo. Lungi dall’idea di prostrarsi dinanzi all’imminente lutto, il re si dibatte, cinicamente, per trovare al fondo di tanta miserabile angoscia un risata viscerale che spazzi via ogni angustia. Invoca l’aiuto di Folial, il geniale buffone di corte, spirito fiammingo dall’umore nero e macabro, unico compagno possibile per un re con siffatti gusti…ma questi è triste, stanco, e l’impresa d’estorcergli una battuta, un motto di spirito, si rivela profondamente fallimentare. Profondamente, appunto, poiché nel vertiginoso contorcersi dell’azione, ricca di travestimenti, scambi di ruoli, parole e segreti indicibili, una nuova realtà va a fondare con toni cupi e deliranti la suddetta cornice.
Si svela il retroscena d’un re, incarnazione del potere, che l’Amore non si degnò mai di sfiorare; Incoronato, certo, ma costretto a violare ogni notte il corpo della femminilità regina che non può offrirgli che il suo muto disprezzo…mentre la sua intimità, incantevole fiore, schiude in una notte irrequieta all’ombrosa umanità del buffone.
La Compagnia si è posta dinanzi a tale intreccio con una sorta di preventivo distacco, tutt’altro che brechtiano. Essenziale innanzitutto respirarne la strutturale potenza, le sue contraddizioni e Crudeltà, incarnate nelle due figure, imperfette, del re e del buffone.
Lontani da ogni tentativo di immedesimazione psicologica, queste sono state concepite come maschere, e come tali indossate, in un movimento d’affermazione e metamorfosi che oscilla fra disgregazione ed incanto.

Specifiche tecniche: forti di un percorso nell’orizzonte della site specific performance la Compagnia tenta di adattare il nucleo del presente spettacolo ai luoghi che di volta in volta la ospitano. Escuriale dunque si presenta tanto nella veste della lettura-concerto (in cui ad una scena scarna corrisponde il potere evocativo della musica e della parola) quanto in una versione arricchita dalla presenza di altre figure (coro di danzatrici) e linguaggi (una scenografia costruita con materiali di scarto, spettrografie e giochi di luci ed ombre).
Teatro della Beffa



Il Teatro Della Beffa è una compagnia indipendente che nasce nel 2006 fra Bologna e Firenze costituendosi attorno alla ricerca su tre nuclei fondamentali: il corpo, la musica e la parola.
Ponendosi già dai primi passi in alternativa ai circuiti di rappresentazione maggioritari si è presto imbattuta nell’arduo compito di crearsi un’estetica originale appoggiandosi su un numero di precedenti storici esiguo ma importante.
Primo fra tutti Antonin Artaud, con la sua poetica della Crudeltà ed il grido nato dalle sue carni martorizzate contro la massificazione, l’appiattimento e la miseria del vivere moderno.
Sensibili alla direzione verticale da questi magistralmente impartita ad un certo tipo di teatro di ricerca si è posto in atto un percorso di studio dei singoli linguaggi summenzionati.
Per quanto riguarda il Corpo, dopo un approccio iniziale improntato allo studio del mimo attraverso i metodi di Lecoq e Decroux, è avvenuta una netta sintonizzazione sulle frequenze della Danza Butoh. Questa, che ancora costituisce un riferimento fondamentale, si è poi arricchita della pratica di discipline energetiche quali lo Yoga, il Tai Chi e Chi Gong.
La Musica, il cui interesse precede e fonda quello per il teatro, è stata praticata negli anni seguendo molteplici suggestioni; ne offro un breve elenco: Noise, Post-rock, Improvvisazione radicale tanto con strumenti tradizionali del Mediterraneo quanto con oggetti di uso domestico e rifiuti (filtrati da processori analogici e digitali). La totalità degli spettacoli e delle performance che la compagnia ha messo in scena si è avvalsa della composizione di musiche originali.
Infine la Parola, al cui contagioso incanto siamo stati iniziati da Carmelo Bene, è stata da sempre indagata per il suo potere evocativo, cercata nelle sue risonanze intime e fisiologiche, come parola poetica.
Questi elementi, talvolta integrati con videoproiezioni e con fasi di costruzione coreografate di elementi scenici, si è sempre cercato di orchestrarli organicamente in modo da offrire allo spettatore un’Esperienza vissuta della realtà pregnante che la moderna quotidianità s’adopera sistematicamente a celare.
Contatti: ilteatrodellabeffa@gmail.com

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